giovedì 13 maggio 2010

riflessione sballata


non sono interessata ad appartenere a fazioni o gruppi con fini buoni, la bontà è banale e scontata. Niente di ciò che scrivo dura in eterno. Non sono altro che una riserva della mia generazione idealista e sconfitta. Quando m'infilo una maglietta e dei jeans elasticizzati al modico costo di 33 euro, sono conscia di avere due mani, due braccia, due gambe, due piedi, due orecchie, due narici, due labbra, due seni, due buchi ed un cuore di proporzioni normali (tranne l'anima che non ha peso). So che l'area del quadrato è lato per se stesso, che 69 per 69 fa 4761, che il latte fresco va consumato entro tre-quattro giorni, che il frigorifero va pulito almeno due volte l'anno... che il cambio della biancheria intima va fatto ogni giorno, altrimenti s'incapperebbe in un probabile incontro ravvicinato di tipo sconosciuto.
So che gli scrittori sono insopportabili perchè alimentano ulteriormente tutto quello che già esiste, ma questo è un aspetto esiguo

3 commenti:

  1. "Il mio nome è Nessuno!"... Ebbe a dire qualcuno.
    E' il segreto (o trucco?) per poter vivere senza eccessivi rompi-rompi nei pressi, e ad evitare di marcare il territorio in altri più sconvenienti modi.
    In fin dei conti a tutt'oggi, essere sballati, è la condizione per essere normali..
    Grazie per Silvio D'Arzo, Tenco è già un vecchio amico.

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  2. Silvio D'Arzo non avuto il tempo di "vivere" le sue opere. La leucemia se l'è portato via a soli 32 anni. "Casa d'altri" è un piccolo capolavoro.
    La "lista" comunque non finirà quì...

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