martedì 16 febbraio 2016

il favoloso mondo di Amélie



Le Fabuleux Destin d'Amélie Poulain è un film scritto e diretto da Jean-Pierre Jeunet ed interpretato da Audrey Tautou e Mathieu Kassovitz. Il film venne distribuito nelle sale cinematografiche francesi il 25 aprile 2001 e arrivò in quelle italiane il 25 gennaio dell'anno successivo.

Trama

A Parigi la giovane Amélie lavora come cameriera in un bar di Montmartre, il "Café des 2 Moulins", e la sua vita trascorre serena tra una visita all'anziano padre vedovo e alcuni piacevoli passatempi (spezzare la crosta della Crème brûlée col cucchiaino, far rimbalzare i sassi sul Canal Saint-Martin, immergere le dita nei legumi, ecc.) che riempiono la sua quotidianità.

Il giorno in cui muore la principessa Diana trova per caso una scatoletta dietro una piastrella di un muro del suo appartamento. Con grande stupore la apre, trovando al suo interno dei piccoli ricordi e giocattoli, e intuisce che molto probabilmente si tratta di una scatoletta nascosta decenni prima da un bambino che abitava nello stesso appartamento.

Amélie cerca di ottenere informazioni dalla portinaia per scoprire a chi fosse appartenuta la scatola, e dopo lunghe ricerche riesce a ottenere il nome che le serve: Dominique Bredoteau. Amélie rintraccia tutti gli abitanti di Parigi con questo nome, ma non riesce a trovare il vecchio possessore della scatoletta; quando decide di rinunciare, interviene in suo soccorso "l'uomo di vetro".

"L'uomo di vetro" è un vicino di casa di Amélie, di professione fa il pittore e deve questo soprannome a una malattia congenita: le sue ossa tendono a frantumarsi con una facilità anormale (la osteogenesi imperfetta); per questo motivo non esce quasi mai di casa e nella sua dimora tutto è imbottito per evitare di sbatterci contro.

Amélie riesce, con uno stratagemma, a riconsegnare la scatoletta al suo originario proprietario senza farsi scoprire. L'uomo ritrova i momenti della sua infanzia, ormai dimenticati da tempo. Entrando casualmente nello stesso bar frequentato da Amélie, le racconta cosa gli è accaduto, ignaro che sia lei l'artefice di ciò, aggiungendo che vorrebbe provare a ricucire i rapporti con la figlia (con cui non parla da anni) e il nipote che non ha mai visto.

Amélie rimane talmente colpita dalla reazione di Bredoteau che decide, dopo una notte insonne, di dedicare il suo tempo a "rimettere a posto le cose" che non vanno nelle vite di chi le sta vicino. Con l'aiuto di un'amica hostess fa credere al padre, che dalla morte della moglie è sempre più chiuso in sé stesso, che il suo amato nano da giardino stia girando il mondo in vacanza; alla portinaia, che ha perso il marito dopo una fuga romantica con l'amante, fa pervenire una lettera - un collage creato utilizzando pezzi di lettere originali - che sembra andata perduta nel passato, dandole così l'illusione che, prima di morire, il marito abbia disperatamente cercato di mettersi in contatto con lei; organizza dei pesanti scherzi a un crudele fruttivendolo che tormenta il suo garzone, facendogli credere di essere impazzito; riesce a far innamorare una sua collega rassegnata a una vita da single, di un geloso e ossessivo frequentatore del bar; diffonde in tutta la città le frasi dell'amico Hipolito, uno scrittore fallito cliente del "Café des 2 Moulins", recitando suoi versi al controllore del treno o scrivendoli sui muri.

Nel frattempo incontra lo sguardo di Nino, un ragazzo che per hobby colleziona fototessere mal riuscite che sono state gettate via, e Amélie se ne innamora. La seconda volta che Amélie vede il giovane raccogliere le foto, lui scatta improvvisamente all'inseguimento di un uomo, perdendo dalla motoretta una borsa con l'album con la collezione delle fototessere. Nel cercare di restituirlo all'amato Nino, Amélie è impegnata a risolvere "il mistero delle fototessere", ovvero l'immagine di un uomo che, sistematicamente e con la stessa espressione vuota, si scatta delle fototessere nelle stazioni dei treni, per poi gettarle via.

È la persona inseguita da Nino quando questi perde il suo album: si rivelerà essere solo un manutentore delle macchine delle foto, che scattava foto di prova. A causa di alcuni malintesi, Amélie, ingelosita, non vuole più essere avvicinata da Nino; sarà un messaggio in videocassetta dell'"Uomo di vetro" a farle prendere la decisione più importante della sua vita: fare del bene anche a se stessa, quindi unirsi a Nino da cui è fatalmente attratta (anche per le affinità che hanno reso in un certo senso "parallele" le complicate infanzie dei due giovani sognatori, come è spiegato dalla voce narrante fuori campo, una sorta di protagonista senza volto di quest'opera cinematografica). Alla fine riuscirà a essere felice: ha aiutato i suoi cari e ha trovato l'amore.

Produzione

Cast

Il regista ha ammesso di aver scritto il film per poter affidare il ruolo di protagonista all'attrice inglese Emily Watson; infatti, nello script originario, Amélie era una ragazza inglese. Ma l'attrice fu in difficoltà a recitare in francese, e Jeunet mise così in dubbio la sua prima scelta. Ma anche la Watson non era convinta delle proprie capacità, e quando Robert Altman le propose di girare Gosford Park accettò di buon grado, lasciando il film di Jeunet. Il regista francese riscrisse la parte per un'attrice francese in modo da non avere problemi simili e, dopo una audizione andata a buon fine, diede il ruolo alla giovane Audrey Tautou.

Riprese

Le scene di interni sono state girate ai Coloneum Studio di Colonia, in Germania, quelle in esterno in Francia, quasi tutte a Parigi. L'unica eccezione è data dalle sequenze ambientate nella casa del padre di Amélie, che furono girate nel piccolo paese di Eaubonne, nel dipartimento di Val-d'Oise, a pochi chilometri dalla capitale francese. Le stazioni ferroviarie parigine presenti nel film sono tre: la Gare de Paris Lyon, la Gare de Paris Est e la Gare de Paris Nord.

Jeunet non volle realizzare in studio il posto in cui lavorava la protagonista. Rimase colpito dal Café des 2 Moulins, e lo scelse come teatro per le riprese, andando personalmente a chiedere il permesso per ambientarvi il film. Il locale in quel periodo aveva una difficile situazione finanziaria, ma dopo l'uscita della pellicola fu preso d'assalto dai residenti e dai fan del film, e si salvò dalla chiusura. Il café esiste tuttora e si trova nel quartiere parigino di Montmartre, al numero 15 di rue Lepic, nel diciottesimo arrondissement, raggiungibile dalla fermata della metropolitana di Abbesses o quella di Blanche. La drogheria di Collignon, che si trova in Rue des Trois Frères, nei pressi del café, ha beneficiato anch'essa del successo riscosso dal film.

Collegamenti con altre opere

Nel film appare anche il quadro di Renoir La colazione dei canottieri

Nel film si trovano, sotto forma di citazione, alcuni omaggi a François Truffaut.

La prima, esplicita, è a Jules e Jim, film visto da Amélie; inoltre la voce narrante presente nella prima parte della pellicola riprende ironicamente quella utilizzata in Jules e Jim.

La seconda è più nascosta: una foto strappata e poi ricomposta segna anche il destino del protagonista de L'amore fugge.

Altre citazioni sono:

Una scena di Ladri di biciclette, quando il protagonista incrocia un gruppo di giovani sacerdoti in uscita dalla stazione.

La strategia che Amélie adotta per incontrare Nino ricalca quella seguita da Roberta Glass (Rosanna Arquette) in Cercasi Susan disperatamente di Susan Seidelman.

Nella scena in cui Amélie guarda la televisione nella sua camera, si può sentire una musica come sottofondo del programma: si tratta della traccia principale della colonna sonora di Platoon: si tratta, nella fattispecie, del celebre Adagio di Barber.

Il proprietario della scatola di giochi e ricordi di bimbo trovata nel muro abitava in Rue Mouffetard, citazione della famosa foto di Henri Cartier-Bresson che ritrae, per l'appunto, un bambino.

Colonna sonora

La colonna sonora è stata composta da Yann Tiersen ed è stata pubblicata su CD ottenendo un grande successo di vendite internazionale. In Canada vinse il disco di platino nel 2005.

J'y Suis Jamais Allé
Les Jours Tristes
La Valse D'Amelie
Comptine d'un autre été: L'Apres Midi
La Noyée
L'Autre Valse D'Amelie
Guilty
A Quai
Le Moulin
Pas Si Simple
La Valse D'Amelie
La Valse Des Vieux Os
La Dispute
Si tu n'étais pas là
Soir De Fête
La Redecouverte
Sur Le Fil
Le Banquet
La Valse D'Amelie
La Valse Des Monstres

fonte: Wikipedia

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