mercoledì 18 novembre 2015

sotto controllo

I veri 007 sono più diffusi di quanto pensiamo – Social ed Email sotto controllo

007
Le spie sono in ogni dove. Perché l’Intelligence è, in primo luogo, “human intelligence”: si basa cioè sul fattore uomo, sul contatto con le persone. L’agenzia posiziona i propri agenti là dove le informazioni si veicolano e si diffondono più facilmente. Tra di noi. Nelle strade e nelle piazze. Oggi, sempre più, in quelle virtuali. Non sono forse queste le nuove aree d’incontro? È di pubblico dominio, ad esempio, la notizia che Snowden, l’ex analista dell’NSA, la National Security Agency, abbia di recente messo in guardia sui pericoli delle più comuni piattaforme web, da Facebook a Gmail. Il nostro quotidiano su internet, così come il vicino di casa, il confidente o la persona più insospettabile, insomma, potrebbe essere in qualsiasi momento spiato da un’agenzia”.
La guerra, oggi, non si combatte più sul campo di battaglia. È sotto gli occhi di tutti, ad esempio, che i recenti bombardamenti americani non abbiano sortito i risultati sperati nella lotta all’Isis. Kobane, città occupata dalle loro milizie, è al confine tra Siria e Turchia e, dunque, alle porte dell’Occidente. Non molto tempo fa si sarebbe detto che un massiccio e mirato attacco aereo sarebbe bastato a difendere i nostri confini. Ma è questo il punto: non esistono più confini nella guerra d’oggi, come non esiste più un vero e proprio fronte della battaglia. A partire dalla caduta del muro di Berlino tutto è cambiato, anche la forma della guerra.
Il modo di fare intelligence, poi, all’indomani dell’11 settembre, ha dovuto (soprattutto per CIA e MI5) ristrutturarsi completamente nella mission, ma anche riorganizzare l’organico, le direzioni, competenze ed obbiettivi. Cambiare e in parte stravolgere il modo di pensare e gestire le operazioni.
A livello mondiale il Mossad, anche se di recente ha sofferto molte débâcle che hanno reso pubbliche alcune sue operazioni, resta ad oggi tra i Servizi Segreti che ha collezionato più successi nel corso degli anni. Questo sicuramente a motivo dell’ottimo addestramento dei suoi agenti. L’élite ammessa nell’’Istituto’ (questo significa Mossad in israeliano) deve aver superato prove psicofisiche che sembrerebbero ai più insormontabili. I suoi uomini devono essere in grado di prender decisioni repentine nella massima freddezza e determinazione. Di primissimo livello è però anche l’MI5, l’Intelligence inglese, e la francese DGSE (Direction générale de la sécurité extérieure). Per questo è inquietante la notizia secondo cui uno dei suoi agenti si sarebbe affiliato all’Isis…
La segretezza, nell’Intelligence, non è solo un must o la conditio sine qua un Governo rischia di prestare il fianco ad attacchi interni ed esterni, ma molto di più. Perchè c’è in gioco molto di più. Se viene meno rischia di saltare l’intero sistema di relazioni tra nazioni alleate. Perché i Servizi Segreti, tutti i Servizi Segreti, dialogano fra loro. Vi stupirà, forse, ma è così. Anche se tra due paesi vige una radicata inimicizia, potete star certi che le rispettive Intelligence si parlano. Durante il franchismo, per farvi un esempio, il dittatore spagnolo non riconosceva lo Stato d’Israele ed, anzi, si dichiarava anti-sionista ed anti-ebraico. Con tutto ciò, l’Ejército de Tierra collaborava con il Mossad in cambio del suo addestramento.
Con l’avanzata dell’Isis e più di 3.000 cittadini europei che sono partiti per ingrossarne le fila, in Italia l’allerta è al massimo livello. La nostra Intelligence, comunque, opera con capacità e in costante collegamento con quelle internazionali. E se è vero che non bisogna mai abbassare la guardia, è altrettanto vero che si deve fare attenzione a non generare allarme sociale: eventuali episodi terroristici sono tenuti sotto stretto controllo, e si sta facendo tutto ciò che è umanamente possibile per garantire la nostra sicurezza nazionale.
Nella “Storia dei servizi segreti italiani“, che ho trattato nel mio libro uscito in Italia nel 2013, delineo le lotte di primazia tra AISE ed AISI quando si chiamavano diversamente (SISDE e SISMI), ed anche ai giorni nostri. Tuttavia, nell’intelligence community statunitense avviene lo stesso. Tutti ricordiamo le lotte di potere tra FBI e CIA. Spesso la CIA e la NSA si sovrappongono e collidono con le altre agenzie. Lo stesso talvolta accade in Gran Bretagna in riferimento alle competenze del servizio domestico, l’MI5, ed estero, L’MI6.
Anche per chi è digiuno di conoscenze o preparazione specifiche, può esser davvero formativo e interessante partecipare ad uno dei workshop o incontri promossi dalla realtà che presiedo: l’UNI. Di recente, ad esempio, abbiamo organizzato giornate di studio gratuite ed aperte a tutti in cui parlare proprio di geopolitica, sicurezza e Intelligence.
La realtà è spesso diversa da quello che appare. I rapporti tra le nazioni, tra agenzie, equilibri e sistemi come comunemente ci appaiono, sono spesso molto diversi dalla facciata che mostrano.
Antonella Colonna Vilasi – http://altrogiornale.org
Antonella Colonna Vilasi presidente del Centro Studi sull’Intelligence- UNI, collabora con numerose riviste scientifiche, con articoli su Intelligence e Sicurezza. Insegna Intelligence in numerose agenzie ed università.
http://www.complottisti.com/i-veri-007-sono-piu-diffusi-di-quanto-pensiamo-social-ed-email-sotto-controllo/
fonte: alfredodecclesia.blogspot.it

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