venerdì 7 novembre 2014

attenti alle farneticazioni razziste del Grillo!



Italia: il popolo Rom - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


 di Gianni Lannes



«Il ritorno delle malattie infettive. #tbcnograzie» è il titolo di un post pubblicato dal capo del Movimento 5 stelle sul suo blog. Il ragioniere ligure è forse un portatore insano di razzismo e vuole contagiare lo Stivale previa vaccinazione obbligatoria?

Mi auguro che gli onorevoli pentastelluti prendano subito le distanze dal padrone di M5S. Per la cronaca documentata: non è in atto nel Belpaese alcuna invasione dall'Africa e dal terzo mondo.

Oggi il razzismo è soltanto molto più banale di un tempo passato, sia pure ritornato alla carica. Infatti, si punta facilmente il dito contro lo straniero (economicamente il più debole), su chi non ha lo stesso colore della pelle. Su questa base si fonda il sistema dell’esclusione e del rifiuto dell’Altro.

Ai più bassi livelli della scala gerarchica sociale i disorientati razzisti del terzo millennio hanno bisogno di spostare le cause dei loro problemi (psicopatia, insicurezza, precarietà, disoccupazione) su altri. Alla prova dei fatti gli immigrati non sono assolutamente responsabili del peggioramento delle condizioni di lavoro ormai super sfruttato. Invece, manipoli sparuti di razzisti altolocati sanno bene che la responsabilità è del sistema economico, ovvero del potere dominante che scatena appositamente guerre tra poveri, ma hanno bisogno di trovare in tutta fretta qualcuno “debole” su cui riversare il loro rancore, aizzando le masse popolari.

Chi odia non pensa e non ragiona, ma soprattutto non ama il prossimo. Le razze non esistono: c’è una sola famiglia umana composta da miliardi di persone tutte diverse ma tutte uguali. La diversità tra gli umani è di natura culturale. All’origine del razzismo ci sono l’ignoranza e la paura. Le ideologie totalitarie hanno sempre usato la xenofobia per diffondersi nel mondo e stabilire differenze artificiose tra gli individui umani. E’ un meccanismo per imporre la supremazia di un gruppo su altri. In parole semplici: è un modo di perpetrare la schiavitù sotto altre forme.

Il razzismo - impastato di odio e stupidità gretta - è una malattia che si debella attraverso uno slancio etico, con il sapere e la conoscenza. In una parola, nel riconoscimento della fratellanza umana. Spesso le religioni per interesse di pochi hanno fomentato e diviso l'umanità, scatenando carneficine su scala planetaria.
Per tre lustri della mia esistenza ho seguito con gli occhi del cronista gli esodi dei migranti dal sud mondo al sud dell’Europa: dagli sbarchi dei fratelli albanesi massacrati nel canale d'Otranto - a bordo della Kater I Rades - da una nave della Marina Militare di nome Sibilla, fino all’ecatombe di Lampedusa del 3 ottobre 2013. Bilancio finale: 153 superstiti e 366 morti: uomini, donne e 16 bambini annegati per aver cercato scampo dalla persecuzione e dalla fame di diritti e di cibo. Il Mediterraneo è un’immenso cimitero non solo dell'antichità, ma più ancora della contemporaneità. Uomini, donne e bambini che avevano un’unica essenza, come la nostra, quella di esseri umani.

Il Belpaese è ormai un crocevia di lager - invisibili ai più - chiamati impropriamente centri di accoglienza, frutto della grettezza politica. Basta girare lo Stivale per rendersene conto, da nord a sud, ma soprattutto nel Mezzogiorno e nelle isole. E poi, questi "extra terrestri" quando scampano ai campi di concentramento “legalizzati” dello Stato tricolore, in ossequio ad un’Europa finta, di meri interessi economici e finanziari, non di popoli e di accoglienza,  finiscono triturati dallo sfruttamento nelle campagne e nelle fabbriche. Tanti, in particolare i bambini, sopravvivono all’addiaccio, in mezzo alla strada.

Gli “stranieri” di oggi non sono alieni: anch'essi sono nati sulla Terra e sono figli di Gaia. Con questo criterio disumano, ossia uno stigma che marchia un essere umano come una bestia nell'Unione europea, allora anche gli svizzeri e gli statunitensi dovrebbero essere chiamati "extracomunitari".  Insomma, una palese assurdità che però viene continuamente alimentata dai mass media, unitamente ai governi eterodiretti.

Non dimentichiamo le valigie di cartone dei nostri avi, trattati come bestie in America, in Svizzera, in Germania, anche solo nel Settentrione d’Italia, quando negli anni ’60 e ’70 a Torino e Milano non si fittavano le case ai meridionali. Non dimenticatelo mai, e non lasciate che il razzismo strisciante alberghi nei cuori, anche se si sopravvive sotto regime.

La crisi economica in realtà è una crisi morale, soprattutto ecologica. L’essere umano ha un unico debito, ma con madre Natura.





fonte: sulatestagiannilannes.blogspot.it

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